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Categoria: Critica letteraria

  • La mia ombra di spettatore su Riccardo III. Angiulli alla Galleria Toledo

    da William Shakespeare drammaturgia e regia Laura Angiulli con Giovanni Battaglia, Alessandra D’Elia, Stefano Jotti scena Rosario Squillace luci Cesare Accetta assistente alla regia Flavia Francioso responsabile tecnico Luigi Agliarulo Teatro coop. Produzioni Galleria Toledo La mia ombra di spettatore su Riccardo III. E ciò accade non in uno spettacolo d’avanguardia e nemmeno in una delle tante…

  • Un tram che si chiama desiderio di Tennessee Williams

    Teatro Carignano – Torino (12 – 24 febbraio 2013) con Laura Marinoni, Vinicio Marchioni regia Antonio Latella La luce totalmente innaturale e abbagliante dei riflettori impedisce allo spettatore di scivolare nella sospensione dell’incredulità. Un grande pungolo a 5000w sul limine del palco, quasi un cannone di luce, insieme con svariati altri più piccoli alle sue…

  • Lei dunque capirà di Claudio Magris

    Teatro Gobetti – Torino (22-27 gennaio 2013) con Daniela Giovannetti regia Antonio Calenda [Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia] Non vi è accesso per la poesia nella casa dei morti. Orfeo, come tutti i vivi, ne è bandito e escluso, e non può infrangerne le regole. Può illudersi, coltivare speranze, fidarsi del potere persuasivo del…

  • Un classico da riscoprire Un diario che diventa ossessione – La chiave di Junichiro Tanizaki letto da Davide L. Malesi

    La chiave di Junichiro Tanizaki è un libro erotico. Non perché, in esso, abbondino le minute e/o appassionanti descrizioni di atti sessuali (che non ci sono proprio); né perché i protagonisti si abbandonino a chissà quali esperienze acrobatiche, sul fronte della sessualità (di volta in volta riusciamo a intuire, più o meno, l’entità e la…

  • INCHIESTA / Noir, mio amato! 5 domande fuori dai denti su Noir e letteratura “di genere” a cura di Davide L. Malesi e Michele Infante

    Rispondono: SANDRONE DAZIERI, JACOPO DE MICHELIS, GIANNI BIONDILLO, RAUL MONTANARI, ENZO FILENO CARABBA, GIANCARLO DE CATALDO, ANTONELLA CILENTO 1. Non vi sembra che ci sia da parte della critica una fretta eccessiva, ultimamente, di etichettare come “Noir” qualsiasi libro di uno scrittore italiano contemporaneo contenga un delitto o un fatto di sangue? Se si potesse…

  • LA CAPRIA E LA NARRATIVITA’. ANCORA SU ‘FERITO A MORTE’ di Emma Giammattei

    Le forme del tempo sono la preda che ogni storico vuole catturare. Nell’ambito della storia della letteratura, intorno all’opera-evento la tradizione formale si costituisce come una continuità di progressive soluzioni di continuità, dove la persistenza è piuttosto demandata alla coscienza delle modalità e delle tecniche con le quali risolvere il problema, sempre diverso e sempre…

  • IL LUSSO DI LEGGERE di Domenico De Masi

    Come si sa, verso la fine della sua vita, Flaubert concepì un’opera globale, una sorta di rassegna critica di tutte le idee moderne. Essendo un artista e non un pensatore, per nostra fortuna scrisse un romanzo e non un saggio. La composizione di Bouvard et Pécuchet occupò sei anni e, ciò nonostante, rimase incompiuta: come…

  • IL FIELE IBLEO di Gesualdo Bufalino

    Come cambia da un anno all’altro la nostra calligrafia. Non c’è crisi dell’esistenza, non c’è riga della carne e del cuore che il sismografo dei suoi scarabocchi non registri con fedeltà. Lì per lì non ci badiamo o fingiamo di non badarci: troppo occupati a correre la nostra corsa; troppo timorosi di dover leggere nel…

  • L’EUROPA COME NUOVA IDEA DI “COSMOPOLITISMO” di Ulrich Beck

    L’Unione Europea non è un “club cristiano”, si cerca solo di far diventare teoria una storia che non è vera. L’idea di una nazione etnica si sta riproponendo a livello europeo, ma se le identità sono esclusive, l’Europa diventa inevitabilmente un’idea impossibile, considerate le identità disomogenee presenti al proprio interno. L’Europa cosmopolita (concetto, questo, lanciato…

  • BASTA CON LA LETTERATURA! di Filippo La Porta

    Leggendo queste righe qualcuno potrebbe pensare che io sono un incoerente e un ingrato, che sputo sul piatto in cui mangio, etc. In fondo campo anch’io di festival e di salotti letterari, di premi e di presentazioni di libri. E allora perché lanciarsi in questa furente invettiva? Eppure, vorrei rispondere, la letteratura che ho amato…